
Cosa vedere
Scopri decine di chiese e monumenti di cui 18 patrimonio UNESCO
Duomo di San Giorgio
Il duomo è una delle massime espressioni dell'architettura sacra barocca. E' caratterizzata dalla scenografica facciata a torre che viene resa ancora più maestosa da una lunga scalinata e dalla posizione obliqua rispetto alla piazza sottostante. venne progettato dall'architetto Rosario Gagliardi, I lavori iniziarono nel 1739. L'interno venne ultimato nel 1785 mentre la cupola in stile Neoclassico venne aggiunta nel 1820. Contiene tre pregevoli quadri di Vito D'Anna raffiguranti: S. Nicola, I'immacolata e l'Angelo Custode e un monumentale organo della ditta Serassi (1887). Nella sacrestia si conserva una tribuna d' altare con le statue di S. Giorgio, S. Mercurio, e S. Ippolito scolpita nel 1575 da Antonio Gagini. La statua del Santo, opera dello scultore palermitano Giuseppe Bagnasco, eseguita nel 1842, è tutta di legno, la corazza e l'elmo piumato sono d' argento geminato d'oro come pure tutte le finiture del cavallo.

Cattedrale San Giovanni Battista
La Cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista, sorge al centro del nuovo abitato di Ragusa. La sua costruzione iniziò a vedere la luce subito dopo il terribile terremoto dell'11 gennaio 1693, il cosiddetto "Terremotu ranni", evento calamitoso devastante per tutta la Sicilia orientale e anche per l'antica Ragusa, la quale pagò, tra l'altro, il prezzo più alto in termini di vittime, visto che su una popolazione di circa diecimila abitanti ne perirono cinquemila. I cittadini superstiti, già separati da agitazioni sociali pre−terremoto e coinvolti nelle incessanti beghe campanilistiche tra la parrocchia di San Giorgio e quella di San Giovanni, si trovarono ad affrontare il dilemma alquanto spinoso sulla ricostruzione della nuova città.

Castello di Donnafugata
Il castello prende il nome dal feudo Donnafugata, il toponimo deriva dalla corruzione della frase Ayn As Jafat, in arabo fonte della salute. Secondo una leggenda il nome potrebbe derivare da donna-fuggita e sarebbe legato alla regina Bianca di Navarra, rinchiusa nel castello da Bernardo Cabrera, conte di Modica. La regina con la sua fuga avrebbe dato nome al castello, La residenza è circondata da un parco di otto ettari. Grandi ficus, specie mediterranee e esotiche coprono una vasta area ricca di sorprese: un tempietto circolare, una caffeaus, grotte artificiali con finte stalattiti e un grande labirinto con muri a secco. All'interno 120 lussuose stanze sono divise su tre piani. Tra gli sfarzosi saloni si respira ancora l'atmosfera dell'aristocrazia siciliana di fine Ottocento. Si può passare dalla sala della musica arredata con pianoforti, alla pinacoteca, dalla sala degli specchi a quella degli stemmi in cui sono presenti i blasoni delle famiglie nobili siciliane.

Chiesa Santa Maria delle Scale
La chiesa è a tre navate priva di abside con impianto basato sull'originario del sec. XIV. Sul luogo dove adesso permane la chiesa di Santa Maria delle Scale sorgeva già in tempi antichissimi (probabilmente dal X sec.) una piccola edicola dedicata alla Madonna. Durante la denominazione normanna, al tempo del Conte Silvestro di Marsico (1120-1160), sul luogo, fu costruito un ospizio che fu chiamato ospizio delle Cataratte, perché a strapiombo sul ripido pendio sovrastante la Valle del Gonfalone. L'ospizio fu affidato ai frati Cistercensi e accolse la Madonna presa dall'edicola preesistente. Successivamente, nel XIV sec. l'ospizio venne trasformato in chiesa a tre navate e denominata Chiesa di Santa Maria delle Cataratte. L'edificio parzialmente crollato (la navata centrale e quella sinistra) a seguito del terremoto del 1693 venne ricostruito nel XVIII in stile barocco. Dell'ingresso centrale originale rimane la parte sinistra del portale, murato in un muro esterno alla destra dell'entrata attuale che è di fianco, sulla navata sinistra. Ai fianchi dei resti dell'antico portale un pulpito murato sulla parete. Dalla navata centrale si possono notare quattro portali che danno sulla navata centrale dell'antica chiesa. Il primo portale, a destra dell'ingresso, poggia su due colonnine scolpite finemente che si innalzano a formare un arco acuto in stile gotico, Inoltre dalla cima della scalinata è possibile ammirare in modo completo gran parte di Ibla

Chiesa Santa Maria dell'Itria
È del 1391 la prima notizia che si ha del Sovrano Militare Ordine di Malta a Ragusa. Infatti questa chiesa era la suffraganea del priorato dell'ordine Gerosolimitano di Malta, inoltre vi era un ospedale vicino detto il vecchio.
La primitiva chiesa di San Giuliano l'Ospitaliere fu costruita grazie al patrocinio dei conti Chiaramonte, essa possedeva il feudo di S. Icono oltre una rendita di 300 scudi. Probabilmente la commenda fu istituita dal barone Blandano Arezzo nel 1626, il tempio fu riedificato dall'Ordine dei Cavalieri di Malta fra il 1629 e il 1639.
Il terremoto del 1693 causò dei danni, ma non fu particolarmente ritoccata, la facciata è due ordini, divisi da un grande cornicione. Ampliata e perfezionata nelle forme attuali nel 1739.
